RAGIONI D’ITALIA

Per il calendario rivoluzionario francese ci troviamo tra il mese nivôse e quello pluviôse.

“Caro duemilaaaaaa… quanto tempo è già passato
dal lontano zero”.

Elio

Il duemilaventi inizia – e col senno di poi è già un miracolo – con i migliori propositi. Uno su tutti la lista del Times delle persone che cambieranno proprio – pensate – questo anno gioiglorioso. Metto mano al quaderno. Note di poche righe, a non finire… (le note trasportate dai diari saranno sempre contrassegnate dal pallino nero).

SOLEIMANI

Uno dei venti nomi del Times era quello del generale iraniano Qassem Soleimani, comandate delle brigate Qods delle Guardie della Rivoluzione Islamica

  • Da adesso in poi dunque, se siete al Jova Beach Party e vedete arrivare un drone e sentite Cherubini urlare “SU-LE-MANI!”… nel dubbio buttatevi a terra e proteggete la testa.

Il generale Soleimani è stato sparato dagli americani il 3 di gennaio. Un attacco aereo con drone. Giusto il tempo del veglione di capodanno. Che quella del Times fosse una lista nera sotto mentite spoglie?

Schiaccia qua, per un ottimo spiegone.

PASTORI SARDI

  • A ben vedere la Lega ha fatto ai mille pastori ciò che i mille pastori per anni hanno fatto alle pecore… poi ognuno in questa affermazione è libero di cogliere ciò che crede.

Nel 2019 i pastori sardi avevano cominciato a protestare per l’abbassamento sconsiderato del prezzo di un litro di latte. Salvini ministro promise di risolvere tutto in una manciata di giorni. I pastori gli credettero.

Il prezzo di un litro di latte era arrivato a 60 centesimi, Salvini promise di portarlo a 74, con il piano di arrivare poi addirittura a 1 euro.

Ovviamente la promessa non è stata mantenuta, le numerose proteste hanno portato, udite udite, a centinaia di avvisi di garanzia… già, proprio il Decreto Sicurezza di Salvini ha inasprito il rapporto tra Stato e protestanti (la religione non c’entra). Oltre il danno la beffa, a ben vedere.

SANREMO 2020

  • Dopo la tragica conferenza stampa di Sanremo la credibilità di Amadeus è in bilico… senza dubbio la platea l’ha scossa. E ci siamo intesi.

Il 16 gennaio, durante la prima conferenza stampa del noto festivàl della canzone italiana, il presentatore se ne esce, parlando di Francesca Sofia Novello (aka la giovin consorte di Valentino Rossi), con una frasetta infelice. “L’ho scelta per la bellezza, ma anche per la capacità di stare accanto a un grande uomo, stando un passo indietro”.

Bufera mediatica.

“Sono stato frainteso”.

REGIONALI CALABRESI

  • Il partito di (e con) Matteo Salvini si difende alla solita maniera: noi abbiamo molti amici omozigoti e vogliamo bene a loro come fossero normali.

Leo Battaglia, candidato leghista alle regionali in Calabria, ha un fratello gemello omozigote. Non c’è niente di male in questo – neanche niente di buono in realtà – se non fosse che il gemello 1 usi il gemello 2 (aka Francesco Battaglia, anch’egli politico) per consentire a se stesso (dunque al gemello 1) di continuare la propria campagna elettorale sul territorio, mandando dunque il gemello 2 sul palco con Salvini a Crotone alla presentazione dei candidati… insomma sdoppiandosi…

Sono giornate piene.

REGIONALI EMILIANE

  • No ai vaccini, Sì ai parti a domicilio… insomma per il candidato Domenico Battaglia restare in vita dopo i quindici anni è già di per sé una provocazione.

Domenico Battaglia (che non c’entra niente con i gemelli calabresi, giuro), candidato del Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità) alle regionali in Emilia-Romagna.

Un programma forte.
1. Abolizione dell’obbligo della presentazione dei certificati vaccinali per i bambini degli asili nido e delle scuole per l’infanzia.
2. Agevolazione del parto in casa; si nasce da sempre, il parto non va medicalizzato (fatta eccezione per casi eccezionalissimi).
3. Opposizione netta alla diffusione della tecnologia 5G ritenuta non sicura per la salute. “Ne sappiamo ancora troppo poco di questa infernal diavoleria”.

Spoiler: Non ha vinto lui.

  • In Emilia soffiava un vento di bonaccia… e non era la Borgonzoni.

Il testa a testa è tra Bonaccini del PD e la Borgonzoni della LEGA. Salvini si è speso – anima e corpo – in prima persona in questa campagna per tentare di “nazionalizzare” il risultato del voto e provare così a indebolire il governo Conte II.

Ha vinto Bonaccini.

E NON ANDAR PIU’ VIA

  • Dopo le dimissioni di Di Maio da capo politico del Movimento 5 Stelle lo scettro passa a Crimi… come dire, di maio in peggio.

Di Maio lascia la leadership del Movimento, il testimone va a Vito Crimi (Creamy nell’intimità)… il partito sembrerebbe andare in frantumi, molti membri escono – due di questi un giorno prima del passo indietro – ed è ormai inevitabile un briciolo di umiltà. Oppure no. Vito Crimi, l’ex boyscout di Brancaccio, viene definito l’uomo meno mediatico, bensì più ortodosso del Movimento. Vicinissimo a Casaleggio jr. Cattolico doc, ha lasciato la moglie per una collega e ha ripulito la sua immagine, diventando quello che qualche settantenne astigmatica definirebbe un sex symbol.

Vi consiglio caldamente di cercare “Vito Crimi dorme” su Google Immagini. Ne vale la pena.

MUTANDE

  • La nota marca di costumi da bagno SUNDEK diventa Italiana, ora provateci a chiamarli mutande.

Per capire l’irresistibile allusione, schiaccia qua.

FINALE DEL MESE

  • In Emilia vincono le sardine, in Calabria perde il tonno. Un mondo che se n’è andato. (Questa arriva dopo, ma arriva).

L’ultima nota la butto lì così, senza spiegare… per lasciar qualcosa di enigmatico. Solo per chi ha buona memoria.

Bello il 2020, ma non so ancora se ci vivrei.

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