ZAIA UN PO’ SE NE INTENDE

Per il calendario rivoluzionario francese ci troviamo tra il mese messidor e quello thermidor.

“Cusì si jetta a mari Colapisci / E sutt’ a l’undi subitu sparisci / Ma dopu un pocu chista novità / A lu regnanti Colapisci dà / <Maistà, li terri vostri / Stannu supra a tri pilastri / E lu fatu è assai tremendu / Unu già si sta rumpendu!>”.

Otello Profazio

Negli anni ’60 tutti volevano bene al mese di luglio. Nel 2020 invece no, la fase due della questione-covid è stata prorogata. In quel mese moderno, fatto di telefonino (direbbe il Poeta), son successe poche cose, ma tutte succulente e internazionali.
In quel periodo, per dirne una, Gianluigi Paragone (aka Giangi) presentava ITALEXIT e diceva: “Un partito per uscire dall’UE mancava. Guardate che siamo al 5% eh”.
Ciao campione, un abbraccio. Ovunque tu sia.

UE VS MICROSOFT

Al Garante europeo della protezione dei dati Wiewiórowski (che sembra uno di quei fratelli che poi son diventati sorelle, ma prima hanno girato Matrix) di colpo viene in mente una cosa: Se l’UE usa il pacchetto Office e il relativo cloud d’archiviazione E SE i dati archiviati vengono mandati in server segreti non localizzabili E SE io, che sono garante della protezione dei dati, devo controllare i dati per proteggerli MA non posso accedere ai dati perché stanno chissà dove a fare cosa ALLORA mo come faccio?

  • “L’Europa ha un problema con Microsoft”, nessuno è mai riuscito a capire come andare a capo in quelle celle maledette di Excel.

Ammetto, per onestà intellettuale, che pure io ho sempre firmato i contratti senza leggerli. E continuo ancora oggi.

MERKEL(EDÌ)

Nello staff dell’ufficio stampa della cancelliera Merkel è stato pizzicato un collaboratore che da anni passava informazioni ai servizi egiziani per monitorare gli oppositore del regime attivi in Germania. Un dipendente di livello intermedio, non sappiamo il nome, ne tantomeno che fine gli abbiano fatto fare dopo.

  • “Una spia dell’Egitto nello staff della Merkel”, trovate in casa la ricetta della Diavola, della Napoli e della Quattro Formaggi.

Questa è una cazzatina così, una facile ironia, va presa per quel che è. Restiamo umani, non c’è bisogno di accanirsi su di un povero blogger.

DEMORA-LIZZÀNO

Il 14 del mese, alle ore 20:00, il Parroco di San Nicola, a Lizzano (Taranto), ha indetto un rosario speciale per gufare insieme ai suoi fedeli contro il DDL Zan, per proteggere la sacralità della famiglia. Della serie: ti prego Dio fa che il disegno di legge fallisca.
Proteste fuori dalla chiesa alla messa del giorno dopo.

  • “Una potente preghiera per allontanare il male dalla famiglia cristiana”, disperso da giorni il direttore Antonio Sciortino (detto Sciottino – perché se lo so’ bevuto) – questa arriva dopo.

TRUMP INFLUENCER

Il 16 del mese, di colpo, il Presidente Donald Trump posta una foto con i fagioli Goya dall’ufficio del palazzo del potere. Pollicioni alzati e un bel sorriso dietro a quei barattolini zeppi di legumi. Ora il fatto che la figlia Ivanka sia la testimonial di questi fagioli è già di per sé un capolavoro americano, ma questa fotografia, certamente elaborata per ingraziarsi il sostegno degli ispanici (messicani = fagioli = tantissimi voti), sarebbe da annoverare tra le iconografie del nostro secolo.

  • Fagioli alla Casa Bianca. Goya chi molla!

Neanche a dirlo, la gente ha iniziato a boicottare la suddetta marca.

La foto la trovi se schiacci qui.

FINALE DEL MESE

  • Zaia: “Parlo come un virologo? Ho fatto due anni di veterinaria, un po’ me ne intendo”.

Questa non è una battuta, è andata proprio così.

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